domenica 19 marzo 2017

Non è sempre la stessa musica

Di solito la musica dei concerti che frequento tende all'indie-punk-rock con qualche deviazione verso il blues, ma arrivati ad una certa età bisogna anche sperimentare qualcosa di nuovo.
Così quando ieri ho notato su internet il concerto di una band che mi aveva piacevolmente sorpreso all'ultima Lunga Notte della Musica, ho pensato che fosse una buona idea per un piovoso sabato sera di fine inverno.
Ieri sera la Jazzrausch Bigband presentava un nuovo progetto, Bruckners Breakdown, un concerto dove la Dubstep di Leonhard Kuhn viene fusa con le sinfonie classiche di Anton Bruckner da una big band di 22 elementi supportata dal coro Junges Vokalensemble München. Un totale di 35 elementi sul piccolo palco del Feierwerk: una direttrice d'orchesta, 12 coristi/e, 2 alle percussioni, 3 violini, 1 tastiera, chitarra e basso, e 14 strumenti a fiato di tutte le dimensioni e forme immaginabili, e anche non.
Nel video seguente, la versione da studio della Sinfonia Nr. 8 che hanno suonato anche ieri sera.

Invece questo viene dal repertorio più tradizionale della Jazzrausch Bigband, quando suonano come band resident al club Harry Klein.

E girando in rete in cerca di video della JRBB, ho per caso scoperto che hanno collaborato anche con Fiva (a.k.a Nina Sonnenberg), un'altra esponente della vivace scena musicale di Monaco che avevo notato qualche tempo fa.



Fiva che qualche tempo fa aveva pubblicato un bel album insieme alla Phantom Orchester


... in questo caso una conoscenza "base" del tedesco aiuta ad apprezzare i testi ;-)

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